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Discussion in 'Sezione Italiana' started by Air-Base, Apr 3, 2017.

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  2. embriaco

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    Lo schapendoes (anche chiamato Nederlandse Schapendoes o Dutch Schapendoes) è un cane del gruppo pastori e bovari.
     
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  3. Jet-Jumbo

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  4. embriaco

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    Cane Lupo di Saarloos, una razza poco conosciuta in Italia


    Non si sente molto parlare del Cane lupo di Saarloos (detta anche Saarloos Wolfhound): si tratta di una razza canina di origine olandese, che è davvero poco conosciuta sul territorio italiano. Al giorno d’oggi, però, qualche cosa è cambiato anche in Italia. Infatti, soprattutto per merito del grande lavoro e dell’impegno della Sig.ra Sara Dioguardi, al giorno d’oggi esiste un allevamento di questo cane in Toscana. Si tratta di una razza che presenta dei tratti molto eleganti e affascinanti, soprattutto per via di una somiglianza estetica importante con i lupi. Al tempo stesso, però, presenta un carattere davvero molto docile e mansueto, anche se si distingue spesso timido e diffidente. Ed è proprio quest’ultima la principale differenza nei confronti del Cane lupo Cecoslovacco.
    La storia del Cane lupo di Saarloos

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    Per trovare le prime tracce di questa specie canina denominata cane lupo di Saarloos è necessario risalire addirittura al 1923. Correva proprio quell’anno, infatti, quando “Leendert Saarloos” provò per la prima volta un accoppiamento tra un Pastore Tedesc e una lupa. Da questo e altri incroci uguali riuscì a ricavare ben 28 cuccioli. Solamente tre, però, furono scelti come capostipiti per costituire una nuova razza, che non avesse alcun tipo di sintomo degenerativo. Nel momento in cui riuscì, tramite i suoi esperimenti genetici, ad ottenere degli esemplari stabili sotto quel profilo, ricevette la visita del dottor Van Lochum. I primi esemplari vennero usati come cani-guida in aiuto di persone non vedenti. Successivamente, venne reinserito sangue di lupo, rendendo i nuovi soggetti inappropriati per ogni tipo di lavoro. La razza ottenne il riconoscimento da parte del FCI nel 1975.
    Il suo carattere

    Dal punto di vista comportamentale, ma anche morfologico, è bene sottolineare come i cani lupo di Saarloos possano contare su numerose differenze nei confronti del cane lupo Cecoslovacco. Dal punto di vista caratteriale, infatti, presentano dei tratti notevolmente più tranquilli, al punto tale che possono essere considerati quasi degli appartenenti della categoria “cani da compagnia”. Si tratta di esemplari dotati davvero di una notevole intelligenza. Quel che è certo, però, è che non vengono mai sottoposti a particolare lavori, dal momento che non ne sono adeguati. Si tratta di una razza che fa della timidezza e del timore delle vere e proprie peculiarità nel momento in cui si trovano lontani rispetto all’ambiente in cui vivono in famiglia oppure quando sono con delle persone che non conoscono. Non si tratta ovviamente di cani da guardia, visto che non sarebbero mai in grado di sferrare un attacco nei confronti degli umani. Al tempo stesso, però, l’indole da lupi è facilmente riscontrabili in questi esemplari. Scoprite, intanto il carattere del Grande Bovaro Svizzero!
    Il Saarloos in un ambiente familiare

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    Il temperamento di questa razza è perfetto per permettere a questo cane di vivere all’interno di una famiglia, insieme anche ad altri animali, così come a dei bambini. Proprio per via della sua particolare indole, si suggerisce di optare per una socializzazione fin da subito. In che modo? Cercando di esporlo in maniera graduale, ma costante a un gran numero di stimoli ambientali. Tra questi ultimi possiamo senz’altro annoverare incontrare altri cani oppure ulteriori animali domestici, ma non solo visto che c’è anche il contatto con gli umani, sia adulti che bambini. Tale gruppo di stimoli possono certamente comprendere anche tutti quei suoni e rumori che sono legati al traffico e alle strade. In questo modo, la ripercussione a livello mentale sul cane lupo di Saarloos sarà positiva e corretta. In questo modo, si eviterà che il cane, una volta divenuto adulto, possa essere eccessivamente diffidente, ma anche timoroso e timido.
    Allevamenti in Italia

    Nella penisola italiana c’è un solo allevamento di cui abbiamo parlato anche in precedenza. All’interno dell’allevamento di Sara Dioguardi, la cui sede è localizzata in provincia di Prato, viene svolto un importante e ben preciso processo di selezione della razza. Si tratta di un allevamento che ha preso il via diversi anni fa e ha permesso di ottenere una delle più prestigiose linee di sangue la cui discendenza ha un forte e diretto legame con la linea di origine di Leendert Saarloos. Questo allevamento è conosciuto e rinomato in tutto il mondo ed è sempre in prima linea in ogni tipo di evento cinotecnico non solamente in Italia, ma anche in Europa. Un vero e proprio successo, che ha permesso anche di portare a casa tanti titoli e premi internazionali riconosciuti dalla Federazione Cinologica.
    Alcune curiosità

    Nel paese in cui è nato il Saarloos, in Olanda, ciascun allevatore è particolarmente ligio nel seguire ogni tipo di regola che proviene dalla società centrale, ovvero la “Raad van Beheer op Kynologisch Gebied in Nederland”. Gli allevatori italiani, invece, devono sottostare alle norme previste da parte dell’Ente Nazionale della Cinofilia Italiana, anche se manca effettivamente un’associazione che si faccia carico di comprendere tutti gli allevatori di questa razza molto particolare. La sua peculiarità di non essere adatto a delle prove di lavoro l’ha portato ormai ad essere considerata una razza di compagnia. Tutto questo nonostante l’FCi non ha compreso questo tipo di cane all’interno di tale categoria, inserendola invece all’interno dei cani da pastore. Il Cane Lupo di Saarloos è un cane decisamente rustico. Nel momento in cui viene abituato a rimanere all’esterno può vivere senza alcun problema anche nel giardino di una casa con ogni tipo di condizione climatica e in ogni stagione. Sia quando le temperature si abbassano notevolmente, sia quando in estate sono davvero molto alte. Si tratta di un cane che è particolarmente adatto anche a vivere in appartamento, visto che questa razza è sempre piuttosto pulita e molto ligia alle proprie abitudini.
     
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  7. embriaco

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    [​IMG] my first scooter............... 1976


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    Mijn eerste fiets
    :)
     
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  9. embriaco

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    Pastore olandese carattere e caratteristiche del cane da pastore olandese
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    Conosciamo meglio il cane da pastore Olandese, scopriamo le abitudini e le caratteristiche che rendono famosa questa razza canina. E proviamo, dalle pochissime notizie che sono giunte fino a noi, a ricostruire le origini del bellissimo pastore olandese.
    Origini e storia del cane da pastore Olandese

    Sembra che il primissimo progenitore del cane da pastore Olandese sia comparso fra i sei e i settemila anni fa, e che si chiamasse Canis Familiaris Matris Optimae. Questo lo renderebbe cugino, ad esempio, del pastore Belga, avvalorando la tesi, mai confermata tuttavia, che le sue origini siano europee e non asiatiche.
    Il cane Olandese appartiene al gruppo di pastori e bovari, ed il suo nome originario è Hollandse Hedershond. Le sue origini, un po’ confuse, le deve al fatto che durante l’epoca in cui nacque, l’Olanda era un paese commercialmente molto attivo, con attività di import-export sia in Europa che in Asia, ma la sua somiglianza anche con il cane Picard, razza francese, ci da un motivo in più per credere che appartenga al nostro stesso continente. Nonostante ne esistano tre varianti, a seconda della lunghezza del pelo, oramai l’unica che può vantare un’ampia distribuzione è quella a pelo corto, diffusa perlopiù nel suo paese d’origine. Ad oggi però sappiamo che la razza del pastore olandese si sta espandendo in altri paesi nordici come la Svezia e la Finlandia, ed inizia ad affacciarsi anche nel nostro paese.
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    Standard di razza cane da pastore Olandese

    Il pastore Olandese è di media grandezza, con un’altezza che arriva circa a 62 cm al garrese in un maschio adulto, ed un peso che sfiora i 30 kg. Le tre varietà esistenti, pelo lungo, pelo corto e pelo duro, possono vantare tutte una muscolatura ed un’ossatura imponente. La sua corporatura è robusta, il busto è tozzo, non molto lungo e possente. La spalle ed il torace sono larghi, le zampe ben piantate a terra, muscolose e molto agili. I piedi sono tondi e proporzionati, e donano al cane da pastore olandese la sua tipica andatura sciolta e sicura, un passo elastico che da l’impressione di un cane libero di andare dove vuole, unito ad un portamento elegante dovuto alla coda lunga portata morbida, mai arrotolata.
    La testa ha una forma un po’ allungata e assottigliata, ed anche il muso che termina con un piccolo tartufo nero. Gli occhi sono un pochino obliqui, molto scuri e profondi, le orecchie piccole sono portate dritte ai lati della testa. La sua espressione ricorda un sorriso appena accennato. Abbiamo detto che il pelo può essere lungo, corto o duro, nelle prime due varianti i colori ammessi sono grigio o bruno, con tigrature più o meno evidenti sparse su tutto il corpo che possono essere dorate o argentate. La variante a pelo duro è ammessa invece nei colori blu e grigio sale e pepe, sempre con tigrature dorate o argentate.
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    Cura del cane da pastore Olandese, alimentazione

    In quanto a cure mediche, il pastore Olandese non necessita particolari attenzioni oltre alle cure standard, il suo pelo, di qualunque lunghezza esso sia, non ha bisogno di essere spazzolato spesso e la sua alimentazione, purchè sia sana ed equilibrata, non presenta richieste di sorta. Bisogna considerare invece, proprio come se fosse una terapia, il movimento fisico che questo cane deve fare, non può assolutamente essere limitato alla passeggiata quotidiana.
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    Cane da pastore Olandese carattere

    Essendo un cane da pastore, il cane Olandese è abituato ad una giornata fatta di moltissimo tempo dedicato all’attività fisica, per questo motivo non è possibile relegarlo su una cuccia o sul divano tutto il giorno. Posto che è un’ottima compagnia per tutta la famiglia, più persone popolano una casa, più lui sarà contento perchè ci sarà più tempo dedicato a lui. Non è assolutamente adatto a persone troppo sedentarie, ma nemmeno a chi non ha polso sufficente ad imporsi nella maniera giusta. E’ molto importante che il pastore Olandese capisca e rispetti da subito le regole della casa altrimenti può diventare davvero un cane sfiancante.
    Il suo carattere vispo e il suo bisogno di un eterno movimento lo rendono un ottimo cane da guardia, ed ultimamente viene utilizzato sempre più spesso come compagno delle forze dell’ordine, anche grazie all’intuitività e all’intelligenza che lo contraddistinguono. Paziente e di indole buona, è un cane adatto ai bambini, si affeziona molto ai più piccoli, cui fa da guardiano e baby sitter molto volentieri. L’ubbidienza e la docilità sono le sue caratteristiche, ma per carattere tende a pensare, essendo il pastore, di essere il capo branco, è importante quindi imporgli una certa disciplina fin da piccolo per evitare che cresca con delle idee sbagliate su chi comanda in casa.
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    Allevamento pastore olandese

    Il cucciolo di pastore Olandese è fin da subito socievole ed affettuoso, per niente difficile da educare. La semplicità con cui si inserisce all’interno di una famiglia lo rende un compagno perfetto, soprattutto in presenza di bambini, è importante però imporre ai cuccioli di pastore olandese delle regole ben precise, in modo che capiscano la gerarchia della casa e diventino dei cani adulti pazienti ed affidabili. A causa del costo del pastore olandese, decisamente elevato, e della scarsità di esemplari presenti nel nostro paese, è consigliabile acquistarlo solo da allevamenti specializzati, e pretendere sempre la documentazione che ne attesti la purezza
     
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  10. embriaco

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    This is for pupazzi Titina?
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  19. embriaco

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    Le isole olandesi da scoprire (anche a piedi)

    10 luglio 2017
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    Per fuggire su un’isola deserta non occorre fare lunghe ore di volo. Per chi può fare a meno della tintarella, ma cerca natura, pace e lunghe spiagge, i Paesi Bassi hanno molte isole incantevoli e raggiungibili facilmente in traghetto. Alcune sono riserve naturali integrali, regno incontrastato di uccelli migratori e fauna marina, dove l’uomo non può entrare. Il Mare di Wadden è infatti un delicato e prezioso ecosistema di sabbia, fango e maree protetto dall’Unesco come Patrimonio dell’Umanità. Uno degli ultimi ambienti naturali rimanenti su larga scala, dove i processi naturali continuano a funzionare in gran parte indisturbati. Alcune delle isole Frisone Occidentali (Ameland, Schiermonnikoog, Rottumerplaat, Terschelling e Texel) si possono raggiungere anche a piedi dalle coste settentrionali. Basta aspettare la bassa marea e avere una buona guida. Gli olandesi le chiamano “wadlopen” – passeggiate nel fango che. L’acqua può arrivare anche al torace e lungo il percorso, con un po’ di fortuna, si possono incontrare le foche, che amano farsi un pisolino sulle secche. Consigli e indirizzi per organizzare l’escursione sul sito: www.holland.com/it
    ISOLE FRISONE OCCIDENTALI (Wadden Islands)

    Terschelling


    Seconda isola in ordine di grandezza delle Isole Frisone Occidentali e la più grande e più visitata isola del mare di Wadden, offrendo circa 20000 possibilità di alloggio per turisti. Se si lascia a est il centro della città principale West Terschelling, si possono vivere esperienze uniche nella natura selvaggia tra paludi formate dalla bassa marea e foreste e godere delle lunghissime spiagge. Ad accogliere i visitatori sull’isola, il Brandaris, il più vecchio faro dei Paesi Bassi, risalente al 1594
    Vlieland

    E’ tra le Isole Frisone Occidentali quella più lontana dalla terraferma, raggiungibile in 90 minuti di battello, la più piccola delle isole del Mare di Wadden e con meno abitanti. Lunga 12 km e larga non più di 2 km. Questa bellissima isola che attira i visitatori grazie alla sua natura intatta ricca di foreste, dispone di un estesissimo network di piste ciclabili con al centro un unico villaggio. Unica di quest’isola, la duna Vuurboetsduin alta 40 metri con un faro rosso in cima.
    Texel

    Con una lunga spiaggia di 30 km, sette villaggi caratteristici e molti ambienti naturali diversi, l’isola è un paradiso per una vacanza rilassante immersi nella natura. Da non perdere una passeggiata fino all’antico faro sulla spiaggia più settentrionale dell’isola e una visita al centro Ecomare, che accoglie molti animali marini ed è un centro di riabilitazione per le foche ferite (www.ecomare.nl - in olandese, tedesco e inglese). Facile da raggiungere da Den Helder in soli 20 minuti di traghetto, ha una superficie di circa 500 km quadrati e circa 14mila abitanti. E’ anche famosa per le numerose greggi di pecore (la carne di agnello qui è particolarmente prelibata per via dell’erba salata dei pascoli), la birra locale Texel Skuumkoppe, i formaggi e i liquori alle erbe. Ovviamente c’è una ottima rete di piste ciclabili, che permette di raggiungere in sella anche l’unica area dei Paesi Bassi dove il mare del Nord ancora affluisce liberamente, la riserva naturale “De Slufter”. Lungo la strada si può fare una sosta al curioso museo “Schipbreuk- en Juttersmuseum Flora”, situato tra Den Burg e De Koog, dove sono esposti gli oggetti bizzarri portati sulle coste dal mare, compresi molti messaggi in bottiglia. Sito ufficiale dell’isola: www.texel.net
    Ameland

    con una popolazione di circa 3.500 abitanti, circa 60 specie di uccelli e una vegetazione rigogliosa, quest’isola è una meta perfetta per gli amanti della vita all’aria aperta e della natura. Molto apprezzata dagli amanti della pesca sportiva allo sgombro, consente anche di osservare le foche in libertà, grazie alle escursioni in barca fino a una secca vicino alla costa dove vive una grande colonia. Stretta e lunga, ha una superficie di circa 60 km quadrati (solo 3 km nel suo punto più largo) e una popolazione di 3.500 abitanti. Punti privilegiati per osservare l’isola dall’alto sono l’Oerdblinkert, una duna di sabbia alta 24 metri, e il suo faro che misura ben 56 metri. Ad Ameland ci sono molti alberghi e campeggi, ma l’agricoltura è ancora una voce importante della sua economia. Coltivata per circa un terzo, soprattutto nella parte meridionale sotto il livello del mare, si conserva selvaggia sul versante est, frequentato punto di passaggio dagli uccelli migratori. Il centro storico è Nes, dove si trovano numerosi edifici antichi, fra cui un mulino del 1880 e la chiesa di San Clemente, costruita nel 1878 su progetto del famoso architetto Cuypers, lo stesso della Stazione Centrale di Amsterdam e del Rijksmuseum.
    Sito ufficiale: www.vvvameland.nl
    Schiermonnikoog
    Il suo nome si può tradurre letteralmente come “L’isola dei monaci grigi” e si riferisce ai cistercensi, che abitarono l’Abbazia di Santa Maria di Chiaro Campo fino a quando furono costretti ad abbandonarla durante la Riforma Protestante, a seguito della quale la maggior parte dei monasteri e degli edifici ecclesiastici cattolici nel nord dei Paesi Bassi furono espropriati. Dal 1989 è stato istituito un parco nazionale dove oggi vivono circa mille persone, molto fortunate se si pensa che gli olandesi hanno votato Schiermonnikoog come il luogo più bello dei Paesi Bassi. Racchiude una grande varietà di paesaggi – dune, spiagge, pinete e paludi – che accolgono circa 300 specie di uccelli, varie piante rare (incluse 9 specie di orchidee), e molti visitatori, soprattutto durante i mesi estivi. Si raggiunge in traghetto da Lauwersoog e può essere esplorata a piedi o in bicicletta, perché soltanto gli abitanti sono autorizzati a portare un’auto sull’isola (ma c’è anche un servizio di trasporto pubblico). Numerose le possibilità di pernottamento, fra case private e alberghi. Molti gli hotel romantici ed eleganti, aperti anche in inverno, dove non è raro avvistare la famiglia reale olandese o qualche celebrità.
    Sito ufficiale dell’isola: www.vvvschiermonnikoog.nl (in olandese e tedesco)
    LE ISOLE FRISONE

    Griend
    Nel medioevo una colonia di monaci visse nel monastero fortificato, ma oggi questa piccola isola, 12 km a sud di Terschelling, è completamente disabitata. E’ il regno dei beccapesci (Thalasseus sandvicensis), una delle sterne più grandi, facilmente distinguibile da un gabbiano per le ali sottili a falce e il ciuffo nero sulla nuca. Divenuta ormai piuttosto rara, qui si trova invece la colonia più grande dell’Europa Occidentale.
    ISOLE PARADISO NATURALE, RISERVA INTEGRALE O NON ACCESSIBILI

    Rottumerplaat è un’isola santuario, che protegge le numerose specie di uccelli che la abitano ed è la terra più a nord dei Paesi Bassi. Paradiso dei birdwatchers è accessibile soltanto dopo aver ottenuto un permesso delle autorità forestale. Spostandosi verso est, Zuiderduintjes appare come una goccia di sabbia nel mare. Sembra quasi un atollo maldiviano ed è una minuscola oasi per foche, spatole e garzette, vietata all’uomo. La più piccola fra le isole olandesi è sicuramente il Rif, poco più di una duna di sabbiafra Ameland e Schiermonnikoog, amato rifugio di foche e uccelli marini. Sta progressivamente scomparendo, invece, Rottumeroog, disabitata e minacciata dal cambio delle correnti nell’estuario del fiume Ems.
    NEI DINTORNI DI AMSTERDAM

    Pampus

    Un’isola artificiale realizzata nel tardo diciannovesimo secolo nel lago di IJmeer, in prossimità della costa di Durgerdam, non lontano da Amsterdam. Ospita un forte militare (uno dei 42 forti commissionati come parte dello Stelling van Amsterdam o Linea di Difesa di Amsterdam) che poteva accogliere fino a 200 persone, ma fu utilizzata a pieno soltanto durante la Prima Guerra Mondiale. Pampus rientra quindi nell’anello difensivo di 135 km che circonda Amsterdam, realizzato fra il 1880 e il 1920 e dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco nel 1996. L’isola dal punto di vista militare è in disuso dagli anni Cinquanta, ma la fortezza è stata in parte restaurata e aperta al pubblico da aprile a ottobre. Si raggiunge in traghetto da Muiden. Essendo in Olanda, non mancano le piste ciclabili per esplorare l’intera Stelling van Amsterdam in bicicletta. Per maggiori informazioni sui numerosi itinerari possibili: www.stellingvanamsterdam.nl (olandese, inglese, francese e tedesco).
     
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  20. embriaco

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